MARCO BALDINI
Articolo tratto da Wikipedia
Marco Baldini (Firenze, 3 settembre 1959) è un conduttore radiofonico italiano.
Dopo aver iniziato a soli 21 anni a lavorare per alcune
radio toscane, ha esordito su scala nazionale con Radio Deejay, per la quale ha
curato diversi programmi (Baldini Ama Laurenti, Tutti per l'una, Baldini's
land, Marco Baldo Show) e nel 1987 ha condotto per Videomusic il
programma On the air.
Ha avuto diversi problemi personali (forti perdite
in scommesse sui cavalli) che lo hanno portato prima all'allontanamento da Radio
DeeJay per poi approdare, per un breve periodo a Radio Italia Network, dove ha
condotto assieme alle Fave, Angelo e Max, un programma dal nome Le Fave del
Mattino.
I problemi personali continuano ed è costretto a
lasciare anche RIN.
Attualmente lavora per Radio2
sulla quale conduce con Fiorello
il programma Viva
Radio2, sulla base di un format dai due già collaudato su Radio Deejay
nel 1992, con la
trasmissione Viva Radio Deejay.
In occasione della trasmissione televisiva Stasera
pago io... Revolution, condotta su Rai
Uno dallo showman siciliano nel 2004,
Baldini ha condotto la versione radiofonica del programma, occupandosi dei
collegamenti dalla Radio, ed interagendo anche in voce con il conduttore in una
serie di sketch già collaudati nella trasmissione Viva Radio2.
Nel settembre
2005 è uscito il
suo primo libro dal titolo Il Giocatore (ogni scommessa è debito), dove racconta con pungente autoironia tutta la sua vita.
Nel
gennaio 2008 ha condotto,
insieme a Fiorello,
il minishow in dieci puntate Viva Radio Due... minuti, in onda su Rai
Uno subito dopo il telegiornale delle 20.
Nell'estate del 2008 conduce su Radio2
il programma Più
estate per tutti, per la prima volta in radio senza l'amico Fiorello. Il
programma, che va in onda nella fascia oraria dalle 8 alle 9.30 presenta alcune
divertenti gag, con le rubriche Vox Populi (la voce dei radioascoltatori
viene registrata in segreteria telefonica e mandata in onda "senza
filtri"), Scandalo al sòla (dove un radioascoltatore racconta una
truffa subìta), Goletta Marrone (racconti di vacanze sfortunate), Non
è mai troppo tardi (Assurde lezioni di giapponese)
e l'immancabile Premio Bancarella, che consiste in un improbabile oggetto
di plastica rigorosamente "made in china" e che viene assegnato allo
spettatore che invia l'SMS più originale.
Nel settembre 2007
Marco sposa Stefania
Lillo e a fargli da testimone vi è proprio Fiorello.
Nello stesso anno partecipa al torneo di poker
delle celebrità organizzato da SKY
Sport.
Nel 2008 esce al cinema il film Il
mattino ha l'oro in bocca, tratto dalla sua biografia Il Giocatore (ogni
scommessa è debito), con Elio
Germano nel ruolo di Baldini, Corrado
Fortuna in quello di Fiorello, Martina
Stella e Laura
Chiatti.
Marco Baldini durante una trasmissione
Articolo tratto da "Repubblica" - 27 febbraio 2008 - di Fulvio Paloscia
Ora che la sua vita è anche un film, potrebbe camminare
sulle nuvole. E invece no. Marco Baldini è uno che corre. Ma non scappa. Anzi.
Accetta di parlarci appena uscito dalla diretta di Viva Radio Due. In
automobile, con il cellulare messo sul viva voce, «un quarto d´ora libero ce l´ho,
l´unico del pomeriggio» urla mentre guida verso chissà dove tra i mille
impegni di questi giorni, che preludono all´uscita di Il mattino ha l´oro in
bocca, il film di Francesco Patierno tratto dal libro autobiografico del deejay
e conduttore fiorentino, protagonista Elio Germano, sarà nelle sale il 29
febbraio. «Non avrei immaginato che la mia storia sarebbe finita sul grande
schermo. Sono contento che Patierno non abbia tirato fuori un film
melodrammatico. Mica sarebbe stato difficile, visto le cose che racconto nel mio
libro. Cose anche dure, forti. Perché scrivere è stato come sdraiarsi sul
lettino dello psicanalista. Il film invece è una commedia. Agra ma anche
sorridente. E questo mi sta bene».
Baldini ha una geografia tutta sua di Firenze. Tra nervi, cuore e ricordo. A
cominciare dalle parte sud della città. «Abitavo in via del Bandino, il
tragitto delle mie giratine era sempre quello: viale Giannotti, viale Europa. E
via Giovanni delle Bande Nere, dove c´era una sala ippica che cominciai a
frequentare a 12 anni. Ho scoperto il gioco da piccolissimo. Ora ho mollato le
scommesse. Mi sono buttato sul Texas Holden, un tipo di poker dove non punti
soldi, ma vinci motorini, auto, elettrodomestici. Premi da lotteria. Come diceva
Matt Damon ne Il giocatore, è l´Università del poker». Meridiani e paralleli
si sono allargati durante l´adolescenza: «Erano gli anni delle compagnie. Il
1978, quando diventai maggiorenne. Scelsi quella di piazza Indipendenza. Lontano
da casa mia, ma ne valeva la pena: era famosa perché c´erano le ragazzine più
fiche della città». A Sesto Fiorentino c´è stato il primo microfono: «Radio
Sesto International. Un nome ambizioso, in realtà uscivi dal pianerottolo e già
non la sentivi più». Ma tutto è nato a piazzale Michelangelo: «Io, Carlo
Conti, Panariello, Pieraccioni la sera si andava lassù per sentire Radio
Luxembourg, che trasmetteva la musica più ganza. Poi si tornava a Radio Firenze
e si faceva i bischeri, pensando di essere dei grandi».
A Radio Fantasy regnava la goliardia: «Con Gianfranco Monti ci facevamo gli
scherzi in diretta. Io mi divertivo a spengere la luce dello studio mentre, a
tarda sera, negli inverni bui, leggeva il notiziario. Lui si tirava giù i
pantaloni e mi mostrava il didietro mentre lanciavo i dischi». Poi sono
arrivate Radio Antenna 3, Radio Firenze e Lady Radio, sulle cui modulazioni di
frequenza lo ascoltò Claudio Cecchetto, che lo portò a Radio Dee Jay. Infine,
Sergio Valzania, direttore di Radio Due, l´artefice definitivo del suo
successo. Un fiorentino d´adozione: «E´ stato mio capo agli scout - racconta
Baldini - perché sì, sono stato pure lupetto. Una volta s´era messo in testa
di portarci a Parigi. Dai genitori si levò un coro di no, già pensavano al
Crazy Horse. Ma Sergio vinse. E´ sempre stato uno di quelli che ottiene ciò
che vuole. Se ci portò a vedere le donnine nude? Macché. Solo monumenti. Due
palle».
Oggi, quelle poche volte che torna a Firenze ascolta Radio Blu. Roba da tifosi
viola, e lui in Prandelli ci crede eccome. «Tutte le emittenti sono uniformate,
non esiste più quel localismo che era la loro specificità. I network hanno
trionfato, e con loro la globalizzazione, che ha portato più professionismo ma
meno nerbo. Una volta Marco di viale dei Mille dedicava una canzone a Lucia di
piazza delle Cure. Pochi metri erano un mondo d´amore e di note. Ora anche
sulla radio più piccola senti dediche da Aosta a Palermo». I dj parlano tutti
uguali. Impostati. Baldini difende invece l´accento locale, «ho fatto anche un
corso di dizione, ma la mia toscanità si sente. Perché alla gente piace chi è
se stesso. Chi si concede. Soprattutto noi toscani, perché siamo diretti,
immediati». Ed è per questo che i grandi network stanno dando la caccia ai
conduttori fiorentini, da Rtl (Carlo Nicoletti) a Radio Dee Jay (Federico
Russo): «Io capostipite di una nuova scuola fiorentina? E´ troppo presto per
dirlo». Sicuramente Baldini è qualcosa di più di un dj radiofonico. In tivù,
a Viva Radio 2, ha cantato, ballato, recitato gag: «Il merito è tutto di
Fiorello. E´ stato lui a dirmi: buttati. L´ho fatto, alla mia maniera. Cioè,
goffo. Alla gente sono piaciuto. Perché sono uno qualunque che prova a far da
spalla a Rosario. I bambini sono impazziti, perché hanno un senso del buffo
tutto loro. Mi trattano come uno zio che ha scordato a casa il naso da clown».
Firenze,
luglio 1984. Nella foto un Marco Baldini venticinquenne. Gli studi di Radio
Firenze, storica emittente fiorentina, la cui sede era all'epoca nella zona di
Santa Croce, vicino a Piazza dei Ciompi. All'epoca Marco Baldini era uno dei
conduttori di punta e già faceva intuire un brillante futuro: la sua
trasmissione era un tourbillon di canzoni e battute.
Foto di fine anni ottanta di Marco Baldini negli studi radiofonici
dell'emittente fiorentina Radio Fantasy