BREVE STORIA DI FIRENZE LIBERA

testo gentilmente concesso a FirenzeMedia da Menichini Dr. Fernando

Vale la pena ricordare che agli inizi, “FIRENZE LIBERA” non aveva ancora il ponte a radiofrequenza per inviare alla postazione di monte Secchieta i propri segnali, perciò si provvedeva a registrare i programmi su un videoregistratore da ½ pollice a bobine ... Successivamente il figlio del Signor Montagni, Sandro, si recava con l’automobile sul monte Secchieta e collegava direttamente lo stresso videoregistratore, che era stato impiegato nella registrazione, al trasmettitore a radiofrequenza. Siccome ancora non c’era la corrente elettrica in Secchieta si doveva provvedere con delle grosse batterie da camion a 12Vcc per alimentare, sia il trasmettitore a radiofrequenza da 3W (lo stesso impiegato per ripetere il segnale di Antenne 2 in occasione dei mondiali del 1970), sia il videoregistratore per leggere i nastri. Dopo la trasmissione veniva inserito un monoscopio (vedi in alto) che serviva a mantenere occupato il canale.


IL PRIMO REGISTRATORE A BOBINE DA 1/2 POLLICE DELLA GIAPPONESE SHIBADEN DI FIRENZE LIBERA

Voglio citare quest’episodio, per far comprendere quale era lo spirito dei pionieri dell’emittenza televisiva privata. Oggi questo sembrerebbe pura follia, ma dimostra pienamente tutto l’entusiasmo con cui venivano affrontati i numerosi ostacoli superando con soluzioni, a volte geniali, i problemi che di volta in volta si presentavano, avvalendosi sempre  dei pochi mezzi messi a disposizione.

La data dell’inizio delle trasmissioni - il 10 Agosto 1974 - era significativa per il fatto che l’11 Agosto ricorreva il 30°anniversario della liberazione di Firenze dalla dittatura.

In quell’occasione fu trasmesso  una registrazione di quattro interviste realizzate da Achille Vuturo (allora Consigliere Provinciale del P.S.I.) fatte, in ordine di apparizione, a Ragghianti in qualità di rappresentante del Comitato toscano di liberazione, al Presidente della Provincia Luigi Tassinari, all’allora Sindaco di Firenze Avv. Luciano Bausi ed infine al Presidente della Regione Toscana Lelio Lagorio; la registrazione fu captata via etere da tutti coloro che avevano un’antenna in grado di ricevere TV KOPER CAPODISTRIA sul canale 45 UHF. La trasmissione non aveva soltanto uno scopo sperimentale sul piano tecnico, ma aveva chiaramente un significato provocatorio per dimostrare l’assurdità, oltre l’illegittimità del monopolio della RAI TV.   


UNA RARISSIMA FOTOGRAFIA DI ENZO TORTORA E ACHILLE VUTURO SCATTATA NELLO STUDIO TELEVISIVO DI FIRENZE LIBERA

Dopo questa trasmissione  i programmi di FIRENZE LIBERA vennero sospesi, non quelli di TV KOPER CAPODISTRIA, in quanto pendeva la minaccia del sequestro degli impianti da parte del Ministero delle Poste e Telecomunicazioni. A questo riguardo vale la pena citare un episodio che vide protagonista l’allora Ministro, il Senatore Giuseppe Togni pontederese di nascita, che all’indomani della prima trasmissione dichiarò che “Avrei potuto farli arrestare, ma non ho voluto”, in quanto erano toscani come lui. Immediata fu la replica del legale di Montagni l’Avvocato Federici che disse che un Ministro non poteva arrestare nessuno, in quanto l’organo preposto a questo compito, semmai, era la magistratura, ed il Ministro Togni, male avvalendosi dei suoi poteri, avesse inteso minacciare l’emittente fiorentina e quindi dissuadere i suoi promotori dal proseguire l’impresa, per cui l’Avvocato Federici presentò una querela-denuncia alla Procura fiorentina. Il giorno successivo, in una conferenza stampa, il Ministro Togni precisò che le sue dichiarazioni erano state fraintese, poiché si riferiva all’arresto delle trasmissioni televisive e non delle persone.

Calmatesi le acque, il 20 Settembre dello stesso anno, tra l’altro ricorreva il festeggiamento del 104° anno di Roma Capitale,  FIRENZE LIBERA riprese le trasmissioni. Infatti andò in onda una presentazione di Achille Vuturo, Presidente della società, seguita da un intervento di Domenico Bartoli, direttore  del quotidiano La Nazione che rivolse un saluto alla nuova stazione televisiva auspicando che essa sapesse evitare il conformismo in cui viveva la RAI TV  e costruisse invece una valida e stimolante concorrenza per l’informazione. Poi seguì un’intervista realizzata da Enzo Tortora a Indro Montanelli direttore del quotidiano “Il Giornale” nella quale sottolineava il rischio che queste televisioni “libere” diventassero dei semplici doppioni della televisione di Stato.  Successivamente ci fu un dibattito sul significato della libertà d’informazione della durata di circa 40 minuti al quale parteciparono “Beppo” Sacchi, responsabile di Telebiella e presidente dell’associazione A21 (dall’Art. 21 della Costituzione italiana) tra le stazioni televisive via cavo, Valdo Spini del P.S.I., Giovanni Lombardi del quotidiano “L’Unità”, l’Onorevole Edoardo Speranza della D.C., Giancarlo Masini redattore del quotidiano “Il Giornale” e presidente dell’Unione Italiana Giornalisti Scientifici, Marco Pannella segretario nazionale della lega per il divorzio, il teologo Padre Ernesto Balducci, Francesco Colonna segretario fiorentino del P.L.I. e come moderatore Enzo Tortora. 

La reazione del Ministero delle Poste e Telecomunicazioni non si fece attendere in quanto con la rapidità di un fulmine arrivò la denuncia contro FIRENZE LIBERA, in quanto tale iniziativa era in contrasto con la riaffermata legittimità della riserva dello Stato sulle radiodiffusioni, in particolare l’uso incontrollato di radiofrequenze può interferire dannosamente sullo sviluppo delle trasmissioni televisive nazionali nonché su altri servizi di telecomunicazioni di rilevante interesse pubblico. L’Avvocato Federici dichiarò che, in particolare, quest’ultima affermazione era falsa in quanto nella sola Toscana si potevano mandare in onda 360 programmi contemporaneamente  senza che l’uno interferisse con gli altri! La “crociata” del più discusso Ministro italiano contro la libertà di trasmettere da parte delle emittenti andava anche paradossalmente in palese contrasto con le dichiarazioni, a favore di questa, dei parlamentari appartenenti alla stessa coalizione.

Come si è già detto FIRENZE LIBERA è stata la prima televisione indipendente italiana a trasmettere via etere. L’avvocato Federici, Presidente della società, dichiarò che dopo un periodo di trasmissioni sperimentali l’emittente avrebbe iniziato con una regolare programmazione dal Lunedì al Sabato dalle ore 19,00 alle ore 23,00.; infatti il programma inaugurale andò in onda lunedì 18 Novembre con il film <Giordano Bruno> di Giuliano Montaldo interpretato da Gian Maria Volontè, cartoni animati, servizi sportivi e informazioni cittadine. La trasmissione  fu aperta da un <editoriale> sul perché dell’iniziativa e fu intercalata da un inserto  a colori del 2° canale della O.R.T.F. francese.     


   LO STUDIO TELEVISIVO DI FIRENZE LIBERA

Se la battaglia di Montagni era persa non lo era la guerra poiché, grazie anche alle sentenze emesse successivamente, fu possibile per l’imprenditore fiorentino ricominciare l’avventura nonostante i vari guai giudiziari come quello che gli fruttò, a causa della ricezione della TV francese, nel Febbraio 1971 una condanna, da parte del Pretore di Pontassieve, ad un mese e 10 giorni di reclusione e 40.000 Lire di multa con la sospensione condizionale della pena e con gli altri benefici di legge, in seguito al ricorso in secondo grado di giudizio fu assolto, ma la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Firenze impugnò la sentenza di secondo grado ed ottenne di rinviare il processo ad un altra sezione del tribunale la quale confermò la pena inflitta dal Pretore di Pontassieve .....  

 

Ecco come Mauro Montagni raccontò nel 1995, ai microfoni dell'emittente televisiva Canale 10, la nascita di Firenze Libera

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" Il saluto della buonanotte .... "

DA MILLECANALI - febbraio 1975

Un modo diverso di concludere i programmi. Un esempio, in questo senso, lo ha gia' fornito "Firenze Libera", Tv via etere privata con l'introduzione di una signorina buonanotte molto particolare. Claudia Rececich, 28 anni, istriana, fotomodella, e' stata scelta dall'emittente fiorentina per augurare la buona notte in un modo inconsueto: entra in camera da letto, si toglie lentamente il cappotto, si sfila il vestito e lo butta su una sedia. Nella penombra, poi, si toglie il reggiseno, mette la camicia da notte, si infila sotto le coperte. A questo punto con voce sensuale dice : "Buona notte". Questo insolito modo di chiudere le trasmissioni ha avuto molto successo. Sicuramente, meglio dei sorrisi melensi e stereotipati delle nostre annunciatrici ....

NEL RARO DOCUMENTO FOTOGRAFICO QUA SOTTO, LA SEQUENZA DELLO STRIP TEASE DI CLAUDIA

SEQUENZA DI Immagini trattA dalla rivista millecanali - febbraio 1975

 

 

ARTICOLO PUBBLICATO SU UN QUOTIDIANO LOCALE ALLA VIGILIA DELL'INIZIO DELLE TRASMISSIONI REGOLARI

ARTICOLO TRATTO DAL QUOTIDIANO "L'UNITA'" DEL 20/9/1974

 

 

Nella sezione VIDEO ROOM sono presenti alcuni videoclips tratti dalla prima e seconda trasmissione di Firenze Libera risalenti al 1974 !!!