UNA PARTENZA DA PULCE

Articolo tratto da "Millecanali"  - Gennaio 1994

Una radio commerciale senza pubblicità ? Detto così, sembra un paradosso: ovviamente una stazione radiofonica orientata al business deve trarre profitto dalla fonte di reddito pubblicitaria. Eppure a Firenze c'e' un'emittente dichiaratamente commerciale che rinuncia, per ora, a qualsiasi spot: è Radio Pulce e naturalmente, avuto notizia della sua particolarità, ce ne siamo interessati.

Radio Pulce è di proprietà di Mauro Ballini, noto uomo di comunicazione toscano, che negli anni ha saputo fondare la mitica TeleLibera Firenze, poi venduta a Rete 4 (ai tempi di Mondadori), riaperta e nuovamente ceduta tempo fa. Sempre ad opera di Ballini è nato a suo tempo il quotidiano fiorentino "La Città".

Dopo aver intrapreso varie attività, oggi Ballini è prevalentemente editore di carta stampata: suo è il fortunatissimo trisettimanale di piccoli annunci "La Pulce", da cui è evidentemente mediato il nome della stazione radio.

Nel gruppo media di Ballini, tramite la sua concessionaria di pubblicità Pts, c'e' anche la storica Radio Fiesole: soci dell'editrice Sep, proprietaria dell'emittente, sono Paolo Margheri (fondatore dell'emittente) e Michele Ballini (fratello di Mauro).

Abbiamo allora sentito Paolo Margheri (nella foto qua sotto), che in veste di socio di una delle emittenti, ma ovviamente anche di buon conoscitore delle vicissitudini dell'altra, ci ha saputo fornire interessanti delucidazioni.

"Il vero problema è che parlare oggi di business per la radio è semplicemente ridicolo - ha esordito Margheri - Quale sarebbe oggi la sfida commerciale ? Alzare il prezzo dello spot da 2.500 a 3.000 lire ? La radio locale avrà una sua dignità quando potrà vendere lo spot ad un prezzo dieci volte superiore a quello attuale. Noi abbiamo preferito immaginare un percorso diverso per le nostre radio: investire oggi sul vero patrimonio, quello fatto di audience e notorietà, riservandoci di aspettare momenti più favorevoli per mettere a frutto queste risorse, che vanno accumulandosi".

Radio Fiesole si propone con un formato al 100% di sola musica italiana (come recita lo slogan), senza dj: sono 7 i collaboratori esterni che si alternano in radio per preparare tutto il materiale sonoro e sorvegliare sul funzionamento degli automatismi Munter. La radio vanta una copertura regionale, grazie ai 12 ripetitori sparsi sui monti toscani.

"Da sempre la nostra radio - ha precisato Margheri - ha scelto di limitare gli spot, a garanzia del servizio alla clientela. Non abbiamo bisogno di limiti imposti dalla legge: noi facciamo già da anni solo due spot, ogni sei minuti. Questo ci permette di ambire ad una clientela mediamente più esigente e raffinata, rispetto alla media radiofonica. Abbiamo inserzionisti insoliti per una radio locale, quali la pellicceria di lusso in centro a Firenze o le concessionarie Jaguar o Mercedes. Questo perchè lavoriamo sulla nostra immagine sin dall'inizio (nel lontano marzo del 1976): certi risultati si possono raccogliere solo e soltanto grazie ad un lunghissimo lavoro di "semina". Ecco perchè ci sono concorrenti con più ascolto, ma di ben più recente nascita, che non riescono ad "elevare" il livello medio della loro audience e dei loro clienti. Noi ci presentiamo sempre ricordando che oltre che sulla quantità di ascoltatori, un cliente deve informarsi anche sulla media del loro potere d'acquisto".

Date tali considerazioni, si spiega perchè Radio Pulce, essendo nata da soli 3 anni, ha addirittura preferito fare (potendoselo permettere) una scelta drastica: niente spot, sino a tempi migliori.

"Con indubbia coerenza rispetto alla nostra filosofia - ha proseguito Margheri - anche l'emittente di Mauro Ballini ha preferito non avventarsi sulle "briciole". S'e' deciso, per ora, di farne un supporto promozionale al giornale "La Pulce": il periodico fa grande promozione alla radio e quest'ultima alterna alla musica una selezione di annunci tratti dal giornale (o li diffonde addirittura in anteprima rispetto alla pubblicazione).

La radio oggi è "quasi" regionale, con la sola esclusione delle province di Grosseto, Arezzo e Siena, ed ha un formato originale: il 35% della programmazione(senza dj) è composta da brani dei "Magnifici 8", che sono Baglioni, Battisti, Celentano, Mina, Morandi, Vanoni, Venditti e Dalla.

Il resto della programmazione è diviso al 50% tra grandi successi italiani e stranieri. E' una formula che piace molto e che ben si armonizza con la messa in onda, ben miscelata, dei piccoli annunci letti da speaker. Per ora continuerà così, poi si vedrà come sviluppare la programmazione. Non è escluso, dopo buone verifiche di audience, che non si possa decidere comunque di confermare come formato inedito proprio quella di radio per musica e annunci economici".