RADIO + TELEVISIONE UGUALE : MENO RADIO

Riportiamo integralmente un articolo pubblicato sulla rivista 'Altrimedia' del Gennaio 1977 sulla situazione economica di Radio Libera Firenze

Radiolibera Firenze, una delle emittenti private piu' anziane dell'etere fiorentino (trasmette sui 101.7 MhZ dal Novembre 1975) sta vivendo momenti critici che forse confermano i timori e le perplessita' di chi vedeva nell'avvento delle televisioni un pericolo per la sopravvivenza delle radio. E' di questi giorni la notizia che Radiolibera Firenze dal 1° Gennaio ha deciso di anticipare la chiusura dei programmi alle ore 21 con un taglio drastico di 4-5 ore rispetto al passato. La motivazione viene illustrata direttamente dal direttore, Carlo Fusaro :
"La proprieta' ha imposto questa riduzione - nonostante il parere contrario della redazione e dell'assemblea dei collaboratori - per limitare i costi che superano le entrate. In primo luogo quelli della SIAE (circa 6.700.000 Lire risparmiate ogni mese) e dei compensi (i lavoratori sono retribuiti sulla base di circa 2.500 Lire orarie mensili). Inoltre la fascia oraria tra le 21 e le ore mattutine e' stata considerata poco propizia dal punto di vista pubblicitario, sulla scorta dei risultati di una indagine di Radio Montecarlo. Ci e' stato spiegato come il budget pubblicitario nei mesi di Novembre e Dicembre non ha superato i 4.000.000 al mese con un crollo verticale rispetto al Gennaio 1976, mese in cui i contratti avevano portato alle casse di RadioLibera Firenze ben 20 milioni ...
Questa caduta degli introiti e' da attribuire alla televisione che appartiene  alla stessa societa' proprietaria della radio di cui si e' servita come trampolino di lancio. Nata nella primavera del 1976, la televisione, che trasmette sul canale 54 per una decina di ore giornaliere di cui un paio prodotte in proprio, ha iniziato a rastrellare pubblicita' (i dati piu' recenti parlano di 37 milioni raccolti in Novembre), raccolta ai danni delle radio locali e ovviamente anche ai danni di RadioLibera Firenze che pure e' la piu' ascoltata nella provincia come ha rivelato un sondaggio telefonico condotto di recente.
Michelangelo, uno dei disc-jockey, sostiene come la compressione delle spese sia in effetti iniziata gia' nell'Autunno scorso. "Il Direttore ha avuto anche una funzione di selezione probabilmente ispirata dall'alto : nel periodo Settembre-Ottobre il numero dei collaboratori e' calato progressivamente da una trentina a 10, giustificando i provvedimenti con lo specchietto della professionalita' ".
Da questa e da altre dichiarazioni raccolte nella sede dell'emittente si rileva la pericolosita' esercitata dal fenomeno delle televisioni private sulle radio locali : ne risente di cio' anche RadioLibera Firenze che pur essendo affiliata alla televisione e pur disponendo di mezzi tecnici e umani rilevanti (una radio mobile sfruttata prevalentemente per servizi sportivi e di cronaca e una redazione di 6 persone che cura la parte dei notiziari e degli spazi giornalistici) si e' trovata nella necessita' di fare delle scelte la cui gravita' e' chiara a tutti e si conferma come sintomo di una situazione che in un prossimo futuro andra' presumibilmente a colpire le iniziative locali economicamente meno forti e prima di tutte quelle militanti e di base.